L’Agenda della Giardiniera 2024, a cura e di Nicoletta Campanella, è appena stata pubblicata dalla Nicla Edizioni, casa editrice d’arte nata a Roma nel 2008. Con la sua veste grafica raffinata e con il suo formato maneggevole è pronta per accompagnare nel nuovo anno le giardiniere italiane e non solo. Ogni anno un’edizione monografica, per il 2024 il tema approfondito è “l’orto”.
Dodici giardiniere aprono il cancello del loro orto e si raccontano. Ciascuna con la propria storia, esperienza e visione, per un viaggio nella tradizione italiana di questo piccolo mondo che si è evoluto. Dall’orto introspettivo a quello concettuale, l’orto di palazzo e l’orto di fattoria. Quello della giovane pasionaria e quello di più generazioni. C’è chi lo ha creato per scopi sociali e l’artista che invece lo racconta con un giocoso labirinto che insegna. Per chi è stata una sfida e per chi una scelta creativa, di benessere e di gioia. Un anno nell’orto! Partendo dalla cura della terra e del luogo, abbracciando con un sentimento di accoglienza e di convivenza tutto quanto germoglia e vi ruota attorno. Intrusi inclusi. Dagli animali di cortile agli ospiti inattesi, che non sempre arrivano a far danno. Dagli insetti amici agli amici degli amici, dei fiori e dei frutti. Fino agli individui di varia specie e genere, da educare o da addomesticare. Mese dopo mese, con “i giorni da ricordare” si celebrano i momenti di festa, dedicati alle insalate, ai legumi, ai cardi e ai carciofi, fino alle erbe più semplici e a quant’altro l’orto in sé può accogliere. Spesso con gustosi rimandi alla storia e al costume. Sempre nella cifra della gioia e del piacere.
Le rose dei mesi, quest’anno, festeggiano gli onomastici: 12 rose per 12 nomi comuni. Una dozzina invece suggeriscono l’idea di come adornare lo spazio dell’orto, ma anche di farne una piccola collezione. Un’inedita artista botanica Teresa Bottaro ha aperto il suo erbario per interpretare le quattro stagioni e l’immagine simbolica dell’Ortolana. Prosegue la collaborazione con il CREA Orticoltura e Florovivaismo, quest’anno con i ricercatori della sede di Pescia e la pubblicazione di uno studio sull’importanza per l’impollinazione delle orchidee che crescono sulle Mura di Lucca. Un divertente testo inedito “Lo stupido pollo” di Maria Cristina Fineschi racconta di numerosi abitanti innocui, dai pavoni alle galline, che forse non tutti sanno si aggirano, padroni indisturbati, al Roseto Botanico “Gianfranco e Carla Fineschi” di Cavriglia. Un’agenda senz’altro, ma anche un libro da collezionare e un diario da scrivere per chi la fa sua.
di Eleonora Marino