LA PEDOTECA NAZIONALE DEL CREA

In occasione della Giornata Mondiale del Suolo 2022 è stata inaugurata la pedoteca nazionale da parte del Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria. Si tratta di un’enorme banca vivente, tra le poche esistenti e tra le prime al mondo per quantità di campioni conservati. La pedoteca custodisce migliaia di campioni di suolo, totalmente differenti l’uno dall’altro, fisicamente, chimicamente e anche prelevati in luoghi geograficamente lontani tra loro.

 Si pone tra le più importanti al mondo per quantità di campioni di suolo conservati: 32.612 campioni, custoditi in appositi contenitori plastici e in quantità variabili tra 100 grammi e 1 Kg e provenienti da 13.156 scavi pedologici effettuati in Italia. Al momento ne sono esposti circa 5.500. I campioni sono della più diversa natura e derivano da moltissimi usi del suolo, agrari, forestali, naturali. Sono già stati caratterizzati chimicamente, fisicamente e geograficamente andando a costituire un database, disponibile per tutti i ricercatori che ne facciano richiesta e che avranno quindi l’opportunità non solo di accedere ai dati condivisi, ma anche di studiare i suoli già caratterizzati dai ricercatori italiani, prendendone una piccola porzione per svolgere ulteriori analisi non ancora effettuate.

In Europa esistono altre quattro banche del suolo, ma quella italiana può vantare il massimo quantitativo di campioni, il cui numero è in continua crescita, grazie ai progetti dei ricercatori del CREA e degli altri Enti di Ricerca che con essi collaborano. A questi campioni se ne possono aggiungere un altro migliaio, provenienti da uno dei primi studi del suolo, condotto tra gli anni ’30 e i primi anni ’50 del secolo scorso. Si tratta di un patrimonio scientifico unico nel suo genere, che potrà dare importanti risposte sulla gestione agronomica della seconda metà del ‘900 e che attirerà numerosi qualificati ricercatori italiani e stranieri.

Come ha evidenziato il Presidente del CREA Carlo Gaudio alla cerimonia di inaugurazione della pedoteca, svoltasi presso l’azienda sperimentale dell’Ente a Fadagna (Firenze), si tratta di una risorsa talvolta ancora misconosciuta e sottovalutata, ma dal valore inestimabile, attraverso cui passano la sicurezza alimentare, la tutela dell’ecosistema e il contrasto al cambiamento climatico.

Proprio per tutelare una risorsa così fragile e per diffondere sempre più la cultura del suolo, il CREA con il suo centro di ricerca vuole dare un forte impulso per nuove progettualità. Attraverso i campioni conservati è possibile valutare e definire la reale diminuzione di sostanza organica del suolo, mettendola a confronto con nuovi campionamenti, che saranno effettuati nei luoghi dei precedenti prelievi. Sarà, inoltre, possibile studiare la radioattività naturale dei suoli d’Italia, strumento conoscitivo al momento assente alla scala di dettaglio alla quale si può arrivare con i campioni custoditi in pedoteca.

di Rosaria Russo