Il Mattatoio in Roma ospita i nuovi protagonisti di Prender-si cura. Si tratta del programma di residenze di ricerca e produzione artistica, ideato e curato da Ilaria Mancia, che si svolge negli spazi de La Pelanda.
Il Mattatoio ha per vocazione di essere un luogo in cui sperimentare un modello innovativo di interazione fra formazione, produzione e presentazione di progetti performativi ed espositivi, e proprio per questo motivo il progetto è nato, nel 2020, dalla necessità di mantenere viva la relazione con gli artisti e di offrire loro un concreto supporto di fronte alle difficoltà imposte da questo momento. Prender-si cura prosegue con la finalità di espandere ulteriormente il concetto di residenza, a partire dalle strategie produttive e dalle collaborazioni che possono essere messe in atto, sia tra gli artisti che con i curatori e altre istituzioni culturali a livello nazionale e internazionale.
Resta cruciale il concetto, complesso e sfaccettato, di cura. Se lo scorso anno tale concetto è stato declinato nell’accezione socratica di epimèleia heautoù, (prendersi cura del sé), in questa edizione, che si svolge in un momento diverso ma pur sempre di emergenza, lo sguardo è orientato alle relazioni messe in atto in un contesto di ospitalità, dedicato alla ricerca e alla produzione.
La seconda edizione di Prender-si cura si è avviata con la residenza del coreografo Alessandro Sciarroni per la fase iniziale di ricerca di un nuovo lavoro immaginato per spazi museali, per creare, in un’esperienza di lunga durata, una relazione di prossimità del pubblico con i performer, percepiti e osservati come opere d’arte visiva. Il drammaturgo e sound designer Riccardo Fazi insieme allo scrittore Matteo Nucci – due personalità artistiche diverse, che lavorano per la prima volta insieme – si sono incontrati per iniziare un dialogo su temi e pratiche che hanno permesso la scoperta dell’altro attraverso passioni e interessi tematici comuni. Il duo Brutal Casual Magazine composto dalla dj Lady Maru e dal fotografo Jacopo Benassi, in questo nuovo progetto che li vede insieme per la prima volta, hanno lavorato sulle sonorità del post punk elettronico per dare vita a una nuova performance in cui la produzione del suono è accompagnata da quella di immagini live.
Tra gli artisti che si avvicenderanno negli spazi de La Pelanda nei prossimi mesi: Annamaria Ajmone, Gianmaria Borzillo, Marina Donatone, Silvia Calderoni e Ilenia Caleo, Giulia Crispiani, Roberto Fassone, Valentina Furian, Sara Leghissa, Zapruder filmmakersgroup. Si tratta di personalità che usano linguaggi diversi – performance, video, musica, teatro, danza, arti visive – e che fanno emergere nei loro lavori un concetto di “performativo” esteso, che indaga le diverse possibilità di utilizzo dello spazio sia scenico che museale, in una ricerca costantemente aperta a nuove declinazioni.
Approfondendo alcune relazioni iniziate nel corso della prima edizione, Prender-si cura attiva e rafforza una serie di collaborazioni con altre istituzioni culturali, come nel caso di Annamaria Ajmone, per una co-produzione che coinvolge FOG Triennale Milano Performing Arts, e di Roberto Fassone, per la co-produzione del progetto che lo vede vincitore di Artists Film Italia Recovery Fund del Festival Lo Schermo dell’Arte.
Oltre alla documentazione offerta sui canali digitali del Mattatoio, il programma si racconta attraverso il Diario delle residenze, curato in collaborazione con Paola Granato, che continuerà nel 2021 con la sua narrazione che esplora la fase di ricerca e costruzione dell’opera dal vivo, solitamente non accessibile allo sguardo del pubblico, e ad approfondirla, con l’obiettivo di fare archivio di un presente che continuamente sfugge, attraverso materiali diversi, quali conversazioni, scambi epistolari, testi, immagini e contributi esterni. (https://medium.com/prender-si-cura)
Attraverso il Diario è possibile ripercorrere online il lavoro già svolto nel 2020 con Annamaria Ajmone, Rä di Martino, Marina Donatone, Giuseppe Vincent Giampino, Sara Leghissa, Jacopo Jenna con Roberto Fassone, Claudia Pajewski, Luigi Presicce, Cristina Kristal Rizzo, Michele Rizzo, Alexia Sarantopoulou con Ondina Quadri.
Alcune delle produzioni nate nel corso delle residenze, e sostenute da Azienda Speciale Palaexpo, si sono già tradotte in un incontro con il pubblico. È stata prodotta, nell’ambito di Prender-si cura, l’opera inedita di Luigi Presicce In hoc signo vinces, parte del progetto espositivo Le Storie della Vera Croce, in corso presso il Padiglione 9B del Mattatoio all’interno del programma Dispositivi Sensibili.
Tra le altre produzioni si segnalano l’opera AAAAA! di Rä di Martino, parte della mostra Io poeto tu in corso al MACRO – Museo per l’Immaginazione Preventiva; Alcune coreografie di Jacopo Jenna, presentato a Centrale Fies e a Short Theatre nel 2020 e Found Choreographies, presentato lo corso febbraio nel palinsesto digitale OGR Art Corner | Meet the Artwork; TOCCARE. The white dance di Cristina Kristal Rizzo, vincitrice del premio Danza&Danza 2020 per la “Produzione italiana dell’anno”; l’opera Rest di Michele Rizzo, esposta nell’ambito di “FUORI”, la Quadriennale d’Arte 2020 al Palazzo delle Esposizioni.
Non appena la situazione lo consentirà, il Mattatoio offrirà anche occasioni di incontro e attraversamento delle residenze, per aprire al pubblico e mostrare le fasi di ricerca secondo un calendario che verrà comunicato e organizzato nel rispetto delle norme di sicurezza sanitaria.
https://www.mattatoioroma.it/pagine/prender-si-cura
di Eleonora Marino