Gli Youngest tornano con un nuovo EP, “Besides” e un nuovo singolo

Foto (gentile concessione PANMUSIC)

Youngest è un progetto alternative di Milano nato a inizio 2016 come un trio, ispirandosi inizialmente a band come Title Fight, Basement, Citizen. Sempre nel 2016 è uscito il primo EP della band, “We’re Made of Memories”.

L’anno seguente la band cambiò formazione con un nuovo batterista, Noah, e nel 2017 venne rilasciato “Komorebi”, un doppio singolo pubblicato via Pan Music Production e Failures per l’Italia e da Jawbone Records per il Regno Unito.

Nel 2018 Stefano si unì al progetto come seconda chitarra e la band pubblicò il suo primo LP “Could Never Be You”, che portò in tour per l’Italia entrando nel roster di Hero Booking, dividendo il palco con Turnover, Can’t Swim, Dufresne, Hundredth, Slow Crush. La band iniziò un nuovo percorso di scrittura, sperimentando con i generi e lasciandosi influenzare da gruppi come Nothing, Teenage Wrist e Whirr. Il 19 novembre 2021 esce “Besides”, un nuovo EP che esprime le nuove sonorità grunge e shoegaze della band.

Con “Besides”, gli Youngest hanno sperimentato sotto diversi aspetti, sia musicali che tematici. Il sound della band vede allora incontrarsi punk, grunge e shoegaze, tutti generi di riferimento per il gruppo milanese. “Besides” costituisce il punto di arrivo di un percorso di scrittura che è durato due anni, durante i quali la band ha avuto la possibilità di definire il proprio percorso. Di conseguenza ciascun pezzo ha assunto una sua identità. La ricerca di nuove strade ha influenzato anche la scrittura dei testi: la band ha cercato di andare oltre la sfera emotiva, parlando di temi personali, ma che non fossero mai stati presi in considerazione prima. Per questo motivo il disco si chiama ‘Besides’.

“Charm” è, invece, il nuovo singolo,  un pezzo particolare, perché è stato scritto dopo i primi mesi di lockdown. È nato spontaneamente dalla voglia di suonare e di scrivere ed è sicuramente la canzone che più si discosta dai soliti canoni di scrittura della band. Il testo prende ispirazione da “The Neon Demon” di Nicolas Winding Refn, parla della ricerca ossessiva e quindi dannosa della bellezza o, in generale, della perfezione.

di Eleonora Marino