Gli effetti del Covid sul mondo del lavoro: aumento dei contratti regolari per colf e badanti. Oltre 150mila le assunzioni avvenute rispetto al 2019

Un anno di lockdown. Il 9 marzo 2020 l’Italia veniva “chiusa” per arginare il diffondersi della pandemia da Covid-19. Una situazione inedita, incerta, di grande preoccupazione per tutti, in particolare per le famiglie.

Nuova Collaborazione, l’associazione di datori di lavoro domestico, è stata fin da subito attenta alle esigenze del settore, con servizi e consulenze utili a seguire nella mutata quotidianità colf, badanti e babysitter. “Abbiamo riorganizzato i servizi delle sedi, attivando lo smart working per il nostro personale ma rendendolo al contempo disponibile per i soci, sia telefonicamente sia online”, spiega l’avvocato Alfredo Savia, presidente nazionale di Nuova Collaborazione. “Inoltre abbiamo seguito tutti i provvedimenti governativi, i Dpcm, e le varie ordinanze regionali per fornire una informazione puntuale sulle procedure da seguire, attivandoci, nel caso, per dialogare con le istituzioni laddove le misure adottate non erano di aiuto alle famiglie, quando limitavano la possibilità di assistenza in casa di anziani o di minori”. Uno degli effetti del Covid è stata l’emersione del lavoro irregolare. Secondo quanto risulta anche all’Inps, nel 2020 sono stati avviati oltre 150mila contratti regolari di assunzione in più rispetto al 2019. “A livello nazionale – commenta l’avvocato Savia – il fatto che siano ormai un milione i rapporti di lavoro per badanti, colf e babysitter impegnate nelle nostre famiglie è la conseguenza sia del ‘provvedimento sull’emersione del lavoro irregolare’ sia della necessità da parte dei lavoratori di potersi muovere nei diversi Comuni con idonee certificazioni”.

di Massimiliano Gonzi