Emozioni tattili: Giuditta e Oloferne del Caravaggio, i polpastrelli raccontano

A Palazzo Barberini in Roma è stato presentato il primo giugno “EMOZIONI TATTILI: GIUDITTA E OLOFERNE DEL CARAVAGGIO, I POLPASTRELLI RACCONTANO”. Il progetto, sostenuto dalla Fondazione Roma, ideato dall’Associazione di Volontariato Museum – ODV, a cui ha contributo con una quota di finanziamento, e con il riconoscimento dell’Unione Ciechi, prevede l’installazione di un modello tattile della celebre opera di Caravaggio nella sala in cui è conservata, nell’ottica di ampliare l’offerta didattica del Museo anche alle persone con disabilità visiva.

Realizzata dallo studio di architettura Architalab di Roma e testata da Rosella Frittelli, in rappresentanza dell’UICI, la tavola tattile di 66×66 cm rappresenta il dipinto Giuditta e Oloferne tramite una restituzione tridimensionale ottenuta a partire da una foto. Il quadro tattile restituisce, attraverso le diverse profondità presenti, informazioni iconografiche precise dei diversi elementi e personaggi che animano la composizione.

Il modello è stato lavorato con un programma Blender con il modulo Scullpt di scultura 3D che ha conferito maggiore spessore al bassorilievo ottenuto dalla foto, per poi essere colorato con opportune vernici a base sintetica, resistenti all’usura e al tatto.

Foto per gentile concessione Ufficio Stampa Bonmassar

Completano il progetto una legenda con caratteri ingranditi e in braille trasparente, alcuni disegni in rilievo su tavole formato A3 realizzati con il fusore, che approfondiscono le immagini presenti nel quadro, 5 testi in braille donati dall’Istituto Sant’Alessio, e due QR code che rimandano ad altrettanti contenuti audio: il primo consiste in una spiegazione del dipinto su testi forniti da Yuri Primarosa, storico dell’arte e curatore delle Gallerie Nazionali, mentre il secondo è una drammatizzazione dell’evento realizzato dagli attori Lucia Bianchi, Stefano Pavone, Devis Tagliaferro e Mimmo Valente.

Con questo intervento l’Associazione Museum prosegue nel percorso della “fruizione del patrimonio artistico” a tutte le utenze nelle istituzioni museali della città di Roma. Finora è stato fatto ai Musei Capitolini, al Museo Etrusco di Villa Giulia, La Galleria Nazionale, Museo Bilotti, Museo Pigorini e il Museo Lavinium.

di Eleonora Marino