Dopo l’anteprima al British Art Show 9 di Plymouth, e la mostra allo spazio Ordet di Milano, Dreaming Alcestis, ultima opera della pluripremiata artista e regista franco-inglese Beatrice Gibson, è approdata a Roma.
Dreaming Alcestis, è stata presentata il 9 febbraio nell’Auditorium del MACRO – Museo d’Arte Contemporanea Roma, in un’installazione site-specific visibile al pubblico dalle 12 alle 18, per la durata di un singolo ciclo di sonno.
Promosso dal Museo Civico di Castelbuono (PA), e realizzato grazie al sostegno della Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura nell’ambito dell’Italian Council (2021), il lavoro di Beatrice Gibson è pensato come riflessione poetica sulla vita e sulla morte in un’epoca segnata da scarsa empatia, solitudine e un progressivo impoverimento materiale ed emotivo.
I film di Beatrice Gibson sono noti per la loro natura sperimentale e fortemente emotiva. Esplorando tra il vissuto personale e i temi politici, e attingendo a figure di culto della letteratura e della poesia sperimentale – da Kathy Acker a Gertrude Stein- sono spesso abitati da figure amicali e riferimenti personali, incorporando idee e processi co-creativi e collaborativi. Lo stesso è accaduto nella lavorazione di Dreaming Alcestis: la scrittura del film è stata realizzata con il regista Nick Gordon, e con la saggista e teorica culturale Maria Nadotti.
Rievocando la protagonista dell’antico mito di Euripide come guida ancestrale, Dreaming Alcestis, intende documentare in chiave onirica il trasferimento di Gibson e Gordon dalla Gran Bretagna post-Brexit al cuore del Mediterraneo. Due personaggi, che sognano collettivamente una regina morta da tempo (o forse vengono sognati da lei), sono ripresi in lunghe sequenze, come in tempo reale, rifratte olograficamente, infuse e interrotte dai suoni della città e del mare.
Nelle parole di Beatrice Gibson, 2.500 anni dopo la sua nascita, Alcesti ritorna dagli inferi, sognando, e sognata lei stessa da un uomo e una donna che hanno attraversato l’Europa alla sua ricerca, da Nord a Sud, con la famiglia al seguito. Nel frattempo, le calotte glaciali si sciolgono, 43 guerre infuriano in tutto il mondo e un’altra città brucia in TV.
L’evento al MACRO è parte del progetto Alkestis, promosso dal Museo Civico di Castelbuono, vincitore della X edizione dell’Italian Council 2021.
Dreaming Alcestis è commissionato dal Museo Civico di Castelbuono (Palermo) e l’Hayward Gallery Touring del Southbank Centre (Londra) per il British Art Show 9 ed è realizzato grazie al sostegno dell’Italian Council (X Edizione 2021), programma di promozione internazionale dell’arte italiana della Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura. Il film è prodotto da Okta Film, con il supporto di ICONOCLAST e Somesuch.
Ad aprile 2023 il film sarà presentato inoltre in una mostra al Museo Civico di Castelbuono, entrando nella sua collezione permanente, e sarà accompagnato da un programma pubblico, curato da Maria Rosa Sossai e Beatrice Gibson, promosso dal Museo con la partecipazione del Dipartimento di Scienze Psicologiche, Pedagogiche, dell’Esercizio Fisico e della Formazione e del Centro Servizi Sistema Museale di Ateneo dell’Università di Palermo, del Centro Polis di Castelbuono e Nuova Orfeo. Nel 2023 sarà pubblicato un libro dedicato al progetto, edito da Lenz Press.
di Eleonora Marino