La rivoluzione del librogioco, venticinque anni dopo La proposta di Davide Cencini

In questo periodo di necessaria sospensione delle nostre abituali attività di svago, forse siamo ormai tediati dall’ennesima serie tv, dalle panificazioni casalinghe, dalla catasta di libri che avevamo deciso di leggere e che langue nel nostro studio.

Perché non provare allora l’esperienza del librogame? Davide Cencini ha rivoluzionato un genere che sembrava aver fatto il suo tempo.

Agli inizi degli anni 80’ lo scrittore britannico Joe Dever divenne celebre con la saga di “Lupo Solitario” e portò al successo questa nuova esperienza letteraria. I gamebook hanno segnato una generazione, piccoli mondi tascabili in cui immergersi, avvincenti esperienze per ragazzi e non solo, che evadevano dalla noiosa realtà attraverso scenari fantasy o fantascientifici. Ciò che rendeva questi libri ancora più speciali, era il poterli portare con sé ovunque poiché erano piccole edizioni, adornate da stupefacenti copertine e illustrazioni, che racchiudevano un grande tesoro. Sono, infatti, delle opere narrative caratterizzate dalla lettura non lineare, che offrono al lettore la possibilità di partecipare attivamente alla storia, decidendo tra alcune possibili alternative. Questo tipo di esperienza è resa possibile attraverso l’uso di paragrafi o pagine numerate, che permettono di compiere scelte diverse; ciò condizionerà lo svolgimento della trama.

Fino a pochi anni fa questo genere letterario era stato del tutto sostituito da videogame e giochi di ruolo, ma ora ne possiamo di nuovo godere, grazie anche a questo giovane autore, che già al suo primo titolo si è affermato come uno dei più originali scrittori italiani di librogame. Davide Cencini riconosce il suo debito di ispirazione ad autori come Dever e Tolkien, ma egli scommette su un maggiore spazio all’umorismo e anche sulle tematiche contemporanee. Lo scrittore ha creato il fantastico mondo di Darkwing, che così descrive: “Darkwing è un fantasy epico, frutto di una commistione di generi che includono la fantascienza e l’horror, il tutto condito da una sana dose di umorismo”. Darkwing racchiude in sé letteratura, cinema e fumetto, con riferimenti molto evidenti alla cultura giapponese dei manga.

“I libri puntano molto sul ritmo della narrazione e dei dialoghi, su una trama coinvolgente, sulla costruzione di una regia dinamica e su un alternarsi di situazioni, che vanno dall’avventura al sentimento a scene d’azione spettacolari.” All’interno dei suoi libri si assisterà a epici duelli degni del cinema, che sicuramente attireranno i più appassionati del genere fantasy. Inoltre, Davide Cencini grazie ai suoi gamebook permetterà ai lettori di creare e interpretare un proprio personaggio, Wyvern, un guerriero dotato di speciali poteri, che può essere personalizzato dal lettore per affrontare avventure e battaglie. Del tutto innovativo è l’approccio al roleplaying, che consente una forte interazione con gli altri personaggi del libro, e il sistema di combattimento ed esplorazione mutuato dal mondo del “gaming”. Tutto ciò contribuisce a trasformare questa serie in un vero e proprio videogioco testuale a episodi. I lettori avranno la possibilità di giocare in due modalità: una più semplice e l’altra da “esperto”, grazie all’uso di un manualetto acquistabile separatamente. Due i titoli realizzati finora: La Caccia, primo capitolo della serie, e La Voce di Greyven, nuovo volume in uscita a maggio, che verrà espanso da una missione extra. Ma c’è da scommettere che la serie continuerà, visto il successo. Da non trascurare assolutamente è anche la lettura dei romanzi della stessa serie, che sono narrativamente collegati ai librogame in modo da formare una storia unica, ricca di dettagli da scoprire. Buona lettura, anzi buon gioco a tutti.

di Eleonora Marino