SCHOLA CANTORUM

Ragazzi, siamo tornati tutti a scuola!
Noi (il popolo) rifrequentiamo forzatamente le scuole elementari e le medie (quelli più eruditi); i parlamentari sono tornati al Ginnasio e i senatori al Liceo.
Il governo (il Preside ed il Consiglio dei professori) impartisce a tutti, giornalmente, lezioni di economia, di educazione civica, di scienze sociali, di storia e geografia, di filosofia ed anche di educazione fisica. Infatti, con un po’ di fantasia è possibile intravedere tra i componenti dell’Esecutivo chi è il titolare di ciascuna delle materie di insegnamento.
L’ironia con la quale intendo estrinsecare il mio convincimento (rifuggo dal modesto parere!) è dettata dal fatto che, anche all’interno dei settori di lavoro nei quali la nostra organizzazione sindacale rappresenta gli interessi legittimi e le aspettative dei lavoratori e delle loro famiglie, sta montando la frustrazione e la rabbia per quanto questo Governo in carica (per volontà di Dio e della Nazione?) sta producendo in termini di provvedimenti legislativi e di “cosiddette” riforme strutturali, che si ripercuotono duramente sui cittadini in maniera sistematica , senza alcuna possibilità di equilibrarli a breve o medio tempo.
I nostri stimatissimi professori ci chiedono di credere, obbedire ed ottemperare a quanto da loro disposto. Quotidianamente esternano le loro decisioni, tentando di convincerci con freddo e cinico linguaggio didattico, che i sacrifici oggi imposti alle famiglie sono indispensabili per salvare l’Italia dal fallimento , per ridare fiducia agli investitori e nuovo impulso alla crescita. Sottolineando, spudoratamente e a piè sospinto come, peraltro, le manovre economiche e le riforme da loro attuate siano EQUE!
Personalmente, non sono d’accordo! Non sono convinto, infatti, che i provvedimenti (tasse+tasse+tasse) approvati, riusciranno nell’intento di tamponare, se non temporaneamente, l’espansione del debito pubblico del Paese (sic!). Di converso sono certo che porteranno ad un aumento “di scala” dell’indebitamento “privato” di intere famiglie e milioni di cittadini.
Per non parlare della riforma delle pensioni, una vera e propria “spoliazione”! In merito rimando ai più autorevoli interventi della nostra Segretaria Confederale , nonché alla ponderosa produzione in materia del nostro Prof. Casalino, il quale al pari dell’esimia cattedratica Ministra del Lavoro, è intervenuto sulla Riforma rilevandone puntualmente gli eccessi, le iniquità e le contraddizioni, che rischiano di mettere sul lastrico i futuri pensionandi, condannando le generazioni future ad una vecchiaia priva di sostegno economico.
E non ci vengano a dire che i fondi complementari risolveranno il problema! Se infatti i lavoratori, per costruirsi una pensione dignitosa, devono sborsare ulteriori soldi ( da dove poi li potranno recuperare resta un mistero), ciò sta a significare che la Previdenza Pubblica, o meglio la sua gestione non è in grado di garantire giuste prestazioni. A questo punto non sarebbe forse più corretto dare in mano al lavoratore quelle somme mensilmente risucchiate dall’INPS, affinchè sia il lavoratore stesso a decidere come investirle, in un contesto di libera concorrenza fra istituti previdenziali pubblici e privati?
E poi c’è l’IMU.
L’80% degli italiani, che con immensi sacrifici sono riusciti ad avere una casa dove vivere, saranno tassati in maniera indiscriminata e francamente oppressiva. Senza contare che una buona parte di loro “condividono” la proprietà della propria casa con le banche, a cui versano mensilmente le rate del mutuo.
A tutto ciò aggiungasi l’inevitabile deprezzamento del valore patrimoniale, che allo stato attuale è già stimato al 20%, nonché la crisi dello stesso settore edilizio che avrebbe potuto contribuire a il contenere problema occupazionale.
Va evidenziata, inoltre, la strana denominazione data a questo BALZELLO. Una Imposta Municipalizzata Unica che, però, viene incassata direttamente dallo Stato e sottratta, nonostante la “nominale” titolarità, ai Comuni, i quali probabilmente imporranno ulteriori BALZELLI per assicurare i servizi essenziali alle rispettive cittadinanze.
Ma le sorprese non finiscono qui!
Sarebbe in lavorazione, infatti, una riforma fiscale EQUA ed INCISIVA, che pare finalizzata quasi esclusivamente a “tagliare” i “privilegi” di chi usufruisce oggi di detrazioni fiscali ( c’è chi infatti ha il “privilegio” di doversi occupare di parenti disabili, di dover sostenere famiglie numerose, di aver acceso un mutuo, magari a tasso variabile, ecc..).
E infine la riforma del Welfare. Che abbiamo criticato duramente, in un’ottica, però, non pregiudiziale, ma proponendo soluzioni e modelli alternativi, realmente rispondenti alle esigenze di crescita e modernizzazione del Paese. Non vorremmo che alle lacrime che questa volta il Ministro Fornero non ha versato, si sostituiscano quelle dei lavoratori!
A proposito, caro Ministro, quando intende fare chiarezza ( e magari individuare qualche responsabilità) sulla questione degli esodati?