PING PONG ALL’INPS TRA DIREZIONE E SINDACATO FIALP CISAL

Nelle scorse settimane, l’acuirsi del malessere tra i funzionari dell’Istituto, per i carichi di lavoro sempre più pesanti dovuti all’aumento delle competenze e delle funzioni devolute all’INPS, contestualmente all’ormai cronica carenza di personale per il perdurare del blocco del turn over pur in presenza di grandi numeri in uscita per pensionamento, aveva indotto le organizzazioni sindacali a rappresentarlo e manifestarlo palesemente.
Il Coordinamento aziendale FIALP CISAL in INPS, in un comunicato dal titolo chiarissimo “Mentre nel Palazzo regna il silenzio nelle Sedi cresce il malcontento”, così si esprimeva:
.. i problemi più volte segnalati e sollecitati attraverso lettere e comunicati sono rimasti senza risposte, nel silenzio più assoluto dell’Amministrazione. Ogni giorno aumentano le problematiche che affliggono le sedi, il personale sempre più risicato deve affrontare giornalmente gli attacchi di un’utenza sempre più esigente .. Nelle sedi regionali si vocifera di tutto:
agenzie che chiudono, altre che si declassano, orari al pubblico variati, concorsi e nuovo personale in arrivo … si dicono tante cose mentre nel Palazzo regna un assoluto silenzio. La domanda sorge spontanea: le sedi regionali lavorano in assoluta autonomia o secondo indicazioni dettate da chi dirige l’intera macchina organizzativa dell’Inps ? In attesa di scoprire la risposta, facciamo memoria ai custodi del palazzo di alcune tra le più importanti problematiche che giornalmente i lavoratori ci segnalano dalle sedi”.

E dopo la premessa il sindacato ricordava all’amministrazione i disservizi, i malfunzionamenti e le prolungate interruzioni nella disponibilità delle procedure informatiche. E ciò che è più grave è che questo accade (ma guarda …) spesso in concomitanza di scadenze urgenti e con risposte tardive, se non assenti, alle centinaia di segnalazioni indirizzate quotidianamente all’assistenza centrale.
Torna, poi, il sindacato sulle informazioni, che tardano, circa il nuovo Modello di Servizio, e relativa articolazione territoriale, che l’amministrazione si vuole dare (Poli, Agenzie, Punti Inps).
Si contestano i ritardi nell’erogazione della retribuzione accessoria (incentivi) per obiettivi di produttività già raggiunti e certificati.
Si criticano, infine, ritardi “politici” rispetto all’atteggiamento dell’Istituto su materie delicate e vitali quali le nuove assunzioni (tempi e distribuzione sul territorio) o l’analisi e la soluzione delle tante problematiche scaturite dalla costituzione dell’INL (Ispettorato Nazionale Lavoro).

Con una irrituale comunicazione, come essa stessa la definisce, inviata al personale dell’Ente, la Direttrice Generale dell’Inps, Gabriella Di Michele, entra in campo per dire la sua ai dipendenti ed alle organizzazioni sindacali che li rappresentano. Già dal titolo l’irritualità, ma anche un po’ di apprezzabile ironia: “NESSUN DORME”:
È con sincero rammarico che leggo l’ultimo comunicato unitario (rif. a CGIl, CISL, UIL) del 13 luglio scorso, diffuso in contemporanea a quello di altra sigla sindacale (rif. a FIALP CISAL); in entrambi viene rilevata la sostanziale assenza dell’amministrazione di fronte a gravi tematiche che spiegano conseguenze negative sui lavoratori dell’Istituto e sull’utenza. Il sentimento di rammarico deriva dalla consapevolezza dell’immane lavoro svolto dall’amministrazione e dal personale tutto, in primo luogo quello che opera sul territorio, affinché, ancora una volta, l’Istituto possa agire il ruolo di garante del sistema di protezione sociale del Paese.”
Prosegue, la Direttrice, descrivendo una serie di iniziative ed adempimenti portati a termine:
“ … tengo ad evidenziare la tempestività nell’emanazione dei provvedimenti relativi all’Ape sociale e lavoratori precoci, alle prestazioni di lavoro occasionale, al “bonus mamma”, al contributo per gli asili nido, al piano di dismissione del patrimonio immobiliare … l’Istituto ha tempestivamente risposto … seppure in un difficile contesto di profonda crisi economica e sociale.”.
Esprimendo, poi, comprensione per i problemi del personale:
“ … in questo contesto, comprensivo anche delle difficili condizioni interne … tengo a rivendicare la mia conoscenza e consapevolezza della difficile realtà vissuta dai colleghi che operano sul territorio, a diretto contatto con le categorie più bisognose e disagiate della popolazione … “
Continua elencando quanto fatto per il personale:
“ … i vertici dell’Istituto hanno ritenuto di priorità assoluta una serie di interventi destinati al personale tra i quali: la stabilizzazione dei comandati di Area B e C; l’istituzione della Direzione Servizi agli utenti … lo scorrimento delle graduatorie degli ultimi concorsi che consentirà di acquisire risorse … l’imminente indizione del concorso per 365 funzionari, con richiesta di ulteriori 730 unità  … la ridefinizione del ruolo degli ispettori di vigilanza a seguito della istituzione dell’INL … la rotazione dei dirigenti di prima fascia; i nuovi conferimenti di incarico per la dirigenza di seconda fascia; l’emanazione del regolamento per l’attribuzione delle posizioni organizzative; l’interpello delle posizioni organizzative in DG; l’approvazione del piano triennale dell’informatica; il piano di sussidiarietà dell’avvocatura; l’istituzione delle direzioni di coordinamento metropolitano … tutti provvedimenti sotto un profilo più propriamente strategico che hanno contribuito, tra l’altro, a dare contenuto sostanziale al processo di integrazione con gli enti soppressi.”
Conclude manifestando stima ed apprezzamento per l’operato dei “colleghi”, disponibilità ad un confronto leale con le organizzazioni sindacali “ … nei limiti e con le prerogative proprie di ciascun ruolo.”

Alle roboanti espressioni della Direttrice, aggettivo che utilizziamo tenendo conto del peso reale delle dichiarazioni e dei loro effetti sulla “quotidianità” dei colleghi, replica il Coordinamento aziendale FIALP CISAL INPS con alcune precisazioni di merito:
“IRRITUALI LO SAREMO ANCHE NOI. Gent.ma Direttrice Generale, niente più ci stupisce ormai nel nostro Istituto, nemmeno le irritualità.
Vogliamo pensare che siano frutto dell’enfasi e dell’attaccamento all’ ENTE che la SV dimostra di avere. Però ci sentiamo in dovere, perché citati, di effettuare alcune precisazioni alla nota divulgata nel tardo pomeriggio di venerdì 14 u.s. a tutto il personale.
Stabilizzazione dei comandati di area B e C:  ad oggi sono state effettuate solo le stabilizzazioni di area C provenienti dal Miur,  attuate ad Agosto del 2016. Nulla è noto sulle date di stabilizzazioni del residuo personale in comando, solo affermazioni di massima.
Istituzione della Direzione Servizi agli Utenti – DSU: … la Direzione Generale ha … approntato con decorrenza 01.02.2017 la DSU citata, che sulla carta doveva supportare la produzione delle sedi territoriali … ad oggi nessuna produzione è stata attivata …
Scorrimento delle graduatorie dei concorsi: nel lontano 28.07.2016 il Presidente ha comunicò alle OO.SS., di concerto con l’avvio dell’APE, l’assunzione di almeno un centinaio di unità. Ad oggi nessuna assunzione è stata effettuata e nessun scorrimento delle graduatorie è stato effettuato, malgrado i cittadini presentino già le istanze.
Indizione del Concorso per 365 funzionari: ad oggi, benché l’Istituto sia stato autorizzato, non si ha notizia dei bandi, le cui assunzioni avverranno, se tutto fila liscio,  alla fine dell’anno 2018.
Richiesta di ulteriore assunzione di 730 unità: siamo ancora alle reiterate promesse.
Malfunzionamento delle procedure informatiche: denunce da più parti, non si conoscono gli interventi messi in campo, ed in alcuni casi mancano ancora le procedure  (vedi APE).
Incentivazione 2016: non si conoscono ad oggi, nonostante  più volte richiesti, i tempi di pagamento dei saldi degli incentivi anno 2016.
Riorganizzazione e nuovo modello di servizio: ad oggi niente, i rappresentanti dei lavoratori non hanno ricevuto nessuna notizia, e intanto nelle sedi ogni Direttore si inventa un proprio modello organizzativo (poli, gruppi di lavoro, chiusura agenzie, sedi virtuali e chi più ne ha più ne metta)”.

Questo quanto sottolineato dal Sindacato Autonomo: fatti concreti, richieste che riguardano la generalità del personale, non soltanto la DG o i Dirigenti, siano essi di prima o di seconda fascia.
L’aver eseguito semplicemente e sulla carta il “compitino”, gli adempimenti formali, poco può soddisfare le aspettative della generalità del personale dell’INPS.