FUMO NEGLI OCCHI O PAURA?

Facciamo chiarezza, soprattutto per le tante colleghe e colleghi che continuano a contrastare le storture giuridiche dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro.
La FIALP CISAL, oltre alle tante notizie divulgate in passato sulla vicenda, ha di recente pubblicato un comunicato che denuncia le responsabilità di più soggetti per lo stato in cui versano gli Ispettori di vigilanza, sintetizzando l’attività svolta a 360 gradi negli ultimi due anni.
L’8 marzo 2016  le OO.SS nazionali ricevono una richiesta di intervento dagli ispettori Inps della Campania. I colleghi, riunitisi in una assemblea unitaria, sottolineano le preoccupazioni che questa O.S. sta già affrontando in modo concreto da SOLA.
La Fialp Cisal Inps in data 9 marzo 2016 chiede a Cgil, Cisll e Uil la disponibilità a presentare una richiesta unitaria, anche a livello nazionale, di un tavolo tecnico per chiarire le tantissime contraddizioni che emergono dalla confusione legislativa e quindi operativa, nell’applicazione di regole non ancora scritte ma che stanno già incidendo sulla vita professionale e personale degli ispettori: NESSUNA RISPOSTA.
Lunedi 14 marzo 2016, in tarda serata, Cgil, Cisl e Uil chiedono, sole solette, la convocazione di un tavolo tecnico.
L’ennesima dimostrazione dello scollamento con la periferia, che capisce e vorrebbe un intervento non di facciata come, fino ad oggi, è stato da parte di Cgil Cisl e Uil.
L’ennesima evidente presa di distanza tra chi non ha sino ad oggi avuto paura di metterci la faccia, anche a costo di rompere i rapporti istituzionali.
L’’ennesimo fumo negli occhi, o forse semplice paura di “mischiarsi” con chi le mani se le sta sporcando.
Quando gli interessi di federazione prendono il sopravvento sui nobili ideali che dovrebbero muovere l’attività sindacale, chi perde è sempre e solo il lavoratore!
Diciamo questo perché le altre Federazioni del Pubblico Impiego sono governate da chi, probabilmente, ha ben poco interesse a difendere gli Ispettori del comparto E.P.N.E.
Teniamo alto lo stato di agitazione del personale. Chiederemo tutti i giorni che questo tavolo sia effettivamente costituito.
Continueremo, da soli come sempre, con le azioni già intraprese e se non ci saranno risposte chiederemo agli Ispettori un’azione forte su tutto il territorio nazionale.